A parte gli etruschi, che devono parte della loro fama proprio alle guerre contro l’Urbe, gli altri popoli che abitavano l’Italia preromana hanno lasciato relativamente poche tracce nella nostra memoria collettiva. Di fronte allo strapotere culturale e militare degli eredi di Romolo e Remo e già tanto, forse, se veneti, liguri, sardi, sanniti e piceni sono riusciti a trasmetterci in eredita i toponimi che ancora oggi usiamo per indicare le zone in cui essi risiedevano. Eppure, paradossalmente, noi italiani di oggi siamo molto più imparentati con loro che con i romani doc, troppo poco numerosi per lasciare un’impronta genetica significativa sui residenti della Penisola. Da questo punto di vista, confermano i ricercatori, la maggior parte di noi discende infatti direttamente dai popoli conquistati e sottomessi dalle legioni. Genti molto diverse tra loro, come potevano esserlo un colono della Magna Grecia e un celta della Pianura padana, studiando le quali scopriamo anche molto sulle particolarità dell’Italia odierna.