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Misure cautelari 'ad personam' in un triennio di riforme : (a cura di) Alessandro Diddi e Rosa Maria Geraci.
Title:
Misure cautelari 'ad personam' in un triennio di riforme : (a cura di) Alessandro Diddi e Rosa Maria Geraci.
Author:
Diddi, Alessandro.
ISBN:
9788892157521
Personal Author:
Physical Description:
1 online resource (449 pages)
Series:
Leggi penali tra regole e prassi
Contents:
Intro -- Indice -- Gli Autori -- Introduzione -- Scaglie legislative sull'apparato cautelare -- 1. Tecniche da raffinare -- 2. Deflazione carceraria -- 3. Pre-cautele -- 4. Il coinvolgimento della persona offesa -- 5. Limiti detentivi per il genitore -- 6. De jure condendo -- Interventi sulle misure custodiali -- 1. Le condizioni di applicabilità della custodia carceraria: gli interventi sull'art. 280, comma 2, c.p.p. e le problematiche connesse all'assenza di una disciplina transitoria -- 2. Gli aggiustamenti in tema di esigenze cautelari -- 3. I nuovi limiti all'utilizzo delle misure custodiali: art. 275, comma 2-bis, c.p.p. -- 4. I criteri di scelta delle misure e la tutela della genitorialità -- 5. Le nuove regole per l'utilizzo del "braccialetto elettronico" -- 6. I "nuovi" luoghi di esecuzione degli arresti domiciliari: la casa famiglia protetta -- 7. Le "novità" sulle modalità esecutive della custodia domestica -- 8. La custodia cautelare negli istituti a custodia attenuata -- Modifiche all'allontanamento dalla casa familiare -- 1. Rilievi introduttivi -- 2. Lesioni lievi e minacce gravi: la misura anche in deroga alle soglie fissate dall'art. 280 c.p.p. -- 3. Allontanamento dalla casa familiare e "braccialetto elettronico" classico: un'aporia -- 4. Strumenti di controllo per il congiunto o convivente allontanato: luci e ombre di una disciplina in itinere -- Tempi delle misure interdittive -- 1. La durata delle misure interdittive in relazione agli scopi perseguiti -- 2. L'allungamento "selettivo" dei termini: ragioni e criticità -- L'avvento della persona offesa nelle dinamiche custodiali -- 1. L'isola nell'isola: i diritti della persona offesa nel sistema cautelare -- 2. Gli arresti domiciliari rafforzati e l'involontaria creazione di un quartum periculum cautelare: la tutela della vittima.

3. L'allontanamento dalla casa familiare sotto le soglie contemplate dall'art. 280 c.p.p. -- 4. L'allontanamento dalla casa familiare e le modalità elettroniche di controllo -- 5. Tensioni sull'areopago cautelare: il coinvolgimento della vittima in caso di revoca o sostituzione della misura -- 6. L'ampliamento del novero dei provvedimenti oggetto di comunicazione -- 7. Il pastiche dei "reati commessi con violenza alle persone" -- 8. Segue. Il diritto della persona offesa al contraddittorio cartolare postumo a seguito di istanze di sostituzione e revoca -- 9. Le conseguenze della mancata informazione e del mancato interpello -- 10. Il potenziamento dei servizi socio-assistenziali e la nuova probation cautelare -- L'enfasi delle precautele: arresto in flagranza e allontanamento domiciliare d'urgenza -- 1. Le prospettive precautelari della riforma tra Costituzione ed effettività -- 2. La dilatazione dei casi di arresto obbligatorio in flagranza -- 3. Difficoltà operative con riferimento al luogo di custodia dell'arrestato -- 4. Flagranza ed abitualità: una difficile convivenza -- 5. L'incerta operatività dell'arresto obbligatorio in flagranza nei reati sessuali -- 6. L'allontanamento di urgenza dalla casa familiare: contenuti e presupposti -- 7. La procedura di convalida e la nuova forma del giudizio direttissimo come criterio di priorità -- 8. I deficit costituzionali della riforma -- 9. Conclusioni -- Arresto non carcerario in attesa della convalida -- 1. Rilievi introduttivi -- 2. La questione delle "porte girevoli" -- 3. L'opzione governativa: le camere di sicurezza -- 4. Navette parlamentare e custodia "domestica" -- 5. Profili finali -- Novità nelle procedure di revoca e sostituzione -- 1. Procedimento de libertate e contraddittorio con la persona offesa, fra «prospettiva vittimologica» e tutela della libertà personale.

2. La fase introduttiva: presupposti della notificazione della richiesta -- 3. (Segue): le modalità della notificazione e gli effetti della sua mancanza. Aspetti critici in caso di persona offesa difficilmente reperibile -- 4. Partecipazione dell'offeso e decisione, fra indagini preliminari e processo -- 5. Profili problematici in tema di richiesta di applicazione della misura coercitiva con modalità meno gravose -- 6. La procedura di revoca e sostituzione d'ufficio -- 7. La comunicazione della decisione: il circolo informativo con i servizi socio-assistenziali -- 8. L'applicazione delle nuove norme ai procedimenti pendenti all'entrata in vigore della novella -- La verifica ab externo : il garante nazionale dei diritti delle persone in vinculis -- 1. Rilievi introduttivi: le fonti internazionali -- 2. Compiti e finalità -- 3. (Segue): poteri ispettivi e di vigilanza -- 4. (Segue): poteri diretti a sollecitare gli organi legislativi -- 5. (Segue): poteri di risoluzione di conflitti individuali -- 6. Composizione -- 7. Procedimento di nomina e requisiti di indipendenza -- 8. Natura -- 9. Considerazioni finali: una riforma incompiuta -- Le nuove garanzie informative nel procedimento cautelare -- 1. Diritto all'informazione ed effettività delle garanzie -- 2. Iter cautelare e partecipazione difensiva consapevole -- 3. Influenze sovranazionali: la "comunicazione dei diritti" al soggetto -- 4. (Segue): diritto all'informazione sull'accusa -- 5. (Segue): diritto di accesso al materiale di indagine -- Bibliografia.
Abstract:
Da molti anni, e da più parti, si sottolinea il problema, ormai di entità non più tollerabile, del sovraffollamento carcerario la cui soluzione richiede interventi strutturali rispetto ai ciclici provvedimenti di clemenza.È un dato di fatto che alla causazione del fenomeno contribuisca in maniera certamente non indifferente anche l'uso smodato della custodia cautelare.A venticinque anni dalla entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale, in poco più di ventiquattro mesi, il legislatore, ricorrendo anche alla decretazione d'urgenza, nel cercare di porre in qualche modo rimedio all'ennesima "emergenza carceri", si è ancora una volta affidato ad interventi "tampone", volti ad incidere in vario modo su singoli profili della disciplina delle misure cautelari personali. Si è, così, assistito al susseguirsi di ben otto provvedimenti legislativi settoriali (cinque decreti e tre leggi) che, lungi dal realizzare una meditata riforma sistemica della materia, hanno invece apportato - con risultati, invero, non sempre armonici e coerenti - ritocchi sparsi e frammentari.La sensazione netta è che si sia perduta una grande occasione per concretizzare i venti riformistici che, anche sulla scorta delle sollecitazioni provenienti da organismi internazionali, si sono sviluppati negli ultimi tempi.ALESSANDRO DIDDI, è ricercatore confermato di Procedura Penale nell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", Professore a contratto di Procedura penale nell'Università della Calabria e svolge l'attività di avvocato. Nel 2013 ha conseguito l'abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di Professore di seconda fascia. È autore di numerose pubblicazioni, tra le quali La rimessione del processo, Milano, 2000; L'impugnazione per gli interessi civili, Padova, 2011 e Testimonianza e segreti professionali, Padova, 2012. Fa parte della redazione delle riviste

Processo penale giustizia e La Giustizia penale.ROSA MARIA GERACI è ricercatore confermato di Procedura Penale nell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" ed avvocato. Nel 2013 ha conseguito l'abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di Professore di seconda fascia. È autrice di numerose pubblicazioni, tra le quali L'appello contro la sentenza che applica la pena su richiesta delle parti, Padova, 2011 e Sentenze della Corte E.D.U. e revisione del processo penale. I. Dall'autarchia giudiziaria al rimedio straordinario, Roma, 2012. Fa parte della redazione della rivista Processo penale giustizia e collabora con Cassazione penale.
Local Note:
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